Cos’è Maven e come si usa

Nextre Engineering
11/09/2020
Cos’è Maven e come si usa

Partiamo dalla definizione: che cos’è Maven?

Maven, prodotto della Apache Software Foundation, è uno strumento di build automation utilizzato prevalentemente nella gestione di progetti Java. Simile per certi versi a strumenti precedenti, come ad esempio Apache Ant, si differenzia però da quest’ultimo per quanto concerne la compilazione del codice. Con questo strumento infatti non è più necessaria la compilazione totale del codice, ma viene fatto uso di una struttura di progetto standardizzata su template definita archetype.

Il vantaggio derivante dall’utilizzo di questo tool è da subito evidente: se generalmente per sviluppare un software sono necessarie numerose fasi, con la build automation l’intero processo viene automatizzato, riducendo il carico di lavoro del programmatore e diminuendo le possibilità di errore da parte dello stesso. Alcune delle fasi fondamentali che vengono automatizzate dal tool sono la compilazione in codice binario, il packaging dei binari, l’esecuzione di test per garantire il funzionamento del software, il deployment sui sistemi ed infine la documentazione relativa al progetto portato a termine. Esistono poi alcuni tratti comuni ai prodotti di build automation, a partire dal build file, che contiene tutte le operazioni svolte.

I componenti principali di Apache Maven

Per capire meglio che cos’è Maven e come funziona, dopo aver evidenziato i progetti automatizzati, passiamo a considerare quelli che sono i suoi componenti principali e a spiegarne l’utilità ai fini della realizzazione di un progetto software. La prima caratteristica dello strumento è la presenza del file pom.xml, acronimo di Project Object Model, che ha il compito di definire identità e struttura del progetto. Il file pom.xml è diviso a sua volta in cinque parti, la relazione tra diversi file pom.xml, le build settings, la project information, il build environment e la configurazione dell’ambiente Maven.

Un’altra componente importante di Maven è rappresentata dai goal, ovvero l’insieme delle funzioni che possono essere eseguite sui diversi progetti. Poi bisogna menzionare la cartella repository, tramite la quale l’utente è in grado di gestire il sistema delle librerie. Ultima componente fondamentale del tool è il file settings.xml, usato per la configurazione di repository, proxy e profili. La particolarità di questa componente è che può essere specificata su due livelli, sotto user.home per il singolo utente oppure sotto maven.home per più utenti.

A chi rivolgersi per Maven?

Anche se ora sappiamo cos’è Maven, ricapitolando: un prodotto di automation tool che semplifica e rende più rapido il processo di realizzazione del progetto software, questo rimane uno strumento poco intuitivo da usare per chi è alle prime armi nel mondo della programmazione. Una delle basi più importanti nell’utilizzo di Maven è la conoscenza dei plugin disponibili, che mettono a disposizione dell’utente specifici goal. Tra quelli principali vale la pena citare “clean” per la cancellazione dei compilati, “compiler” per i file sorgenti, “deploy” per il deposito nel repository remoto, “install” per il deposito nel repository locale, “site” per la generazione dei documenti relativi alle operazioni svolte nel processo, ed infine “archetype” per la generazione di un modello di struttura di progetto standard su template. Per imparare ad utilizzare questo tool e usufruire appieno delle sue potenzialità è dunque consigliabile rivolgersi ad aziende in grado di fornire formazione e supporto.

Noi di Nextree Engineering, con più di quindici anni di esperienza alle spalle nel settore dell’ICT, possiamo aiutare l’utente a familiarizzare con Maven per la realizzazione di progetti di successo

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