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Già annunciato verso la metà di dicembre, l’aggiornamento di Java verrà rilasciato nei prossimi mesi dando l’opportunità agli sviluppatori (che avevano preso da poco confidenza con la versione Java 9 annunciata nel settembre dello scorso anno) di dare uno sguardo con qualche mese d’anticipo alla nuova versione di Java 10 e alla sue funzionalità.
L’aggiornamento alla nuova versione con l’implementazione di Java Standard Edition 10 è previsto per il 20 marzo 2018, data in cui sarà possibile assistere in via definitiva a una serie di miglioramenti del plugin, tra cui un’interfaccia più “pulita”.
Stando a quanto definito dall’Oracle Corporation, infatti, l’aggiornamento delle nuove versioni Java sarebbe stato programmato con cadenza semestrale, quindi per il prossimo dovremo aspettare marzo 2018. A tal proposito erano state avanzate anche delle proposte per la definizione della nuova versione e per quelle successive in base all’anno e al mese di uscita.
Sarà possibile scaricare le versioni beta di JDK 10 solo dopo aver aderito al Programma Early Adopter.
Tra le caratteristiche principali della versione JDK 10 sono incluse:
La pagina di download di Java di Oracle non offre ancora l’accesso alla nuova versione di JDK 10. Ma già da adesso è possibile conoscere le fasi per lo sviluppo di JDK 10 integrate nel progetto finale. Ecco un elenco con le prossime fasi previste tra gennaio e febbraio 2018:
11 gennaio 2018: completamento di tutti i test pianificati su tutte le piattaforme supportate;
18 gennaio 2018: fase di “Rampdown 2”, con solo bug “showstopper” da correggere;
22 febbraio 2018: versione finale;
Questo è quanto ha annunciato Oracle a proposito delle successive versioni di Java:
The Amber Project, faciliterà l’iter associato alla scrittura del codice Java;
Project Panama, per interconnettere Java e codice nativo, con chiamate di funzioni e accesso ai dati da Java;
Valhalla, un progetto per Java di tipo avanzato e con nuove funzionalità linguistiche;
Project Loom, per ridurre la complessità nella scrittura di applicazioni concorrenti. Il piano prevede l’aggiunta di implementazioni di “thread” alternative, modalità utente, continuazioni delimitate e altri costrutti che implicano la manipolazione dello “stack” di chiamata. L’obiettivo principale di questa proposta è offrire un’implementazione alternativa dei thread, gestita dagli “scheduler” scritti in Java. Il modello di programmazione Java dei normali thread Java verrebbe mantenuto mentre le prestazioni vengono migliorate e l’ingombro ridotto.
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