Big Data: cosa sono e perché investirci

Andra Gatu
03/05/2023
Big Data: cosa sono e perché investirci

In un mondo sempre più connesso, i dati rappresentano una risorsa fondamentale per le aziende di ogni settore. 

Ma con la crescente quantità di informazioni disponibili, la gestione dei dati sta diventando sempre più complessa. 

È qui che entrano in gioco i “big data”: un termine che si riferisce all’insieme di dati che superano la capacità di gestione dei tradizionali strumenti informatici. I big data sono enormi quantità di dati provenienti da diverse fonti che vengono raccolti, elaborati e analizzati per estrarre informazioni utili a supportare le decisioni strategiche.

Gli esperti prevedono che nei prossimi anni i big data avranno un impatto significativo sull’economia mondiale e rappresenteranno una fonte di vantaggio competitivo per le aziende che sapranno utilizzarli al meglio. 

Investire nei big data significa sfruttare al meglio le opportunità offerte dal digitale, migliorando la competitività e l’innovazione.

Ma come si fa a gestire e valorizzare i big data? Come sfruttare appieno questa tecnologia? Quali sono i benefici che può offrire alle aziende? In questo articolo cercheremo di dare una risposta a tante delle domande che ruotano attorno all’argomento. 

Scopriamo insieme le principali caratteristiche e le potenzialità di questa nuova frontiera dell’informazione.

Cosa sono i big data

Iniziamo prima di tutto parlando di cosa sono i big data perché, se non abbiamo ben chiaro questo passaggio, non possiamo comprendere quale risorsa rappresentino per le aziende. 

Il termine “Big Data” descrive l’insieme di dati molto più grandi, complessi e veloci da elaborare rispetto alle tecniche di gestione dei dati tradizionali. 

Questi dati sono caratterizzati da una varietà di fonti, formati, velocità e volumi. Le fonti possono includere dati provenienti da social media, sensori, transazioni bancarie, log di server, dati geografici e molti altri.

Per elaborare e analizzare i big data sono necessarie tecniche di elaborazione dati sofisticate come l’analisi statistica, l’apprendimento automatico e l’elaborazione del linguaggio naturale. Ovviamente, le tecniche utilizzate dipendono dalla natura dei dati e dagli obiettivi dell’analisi.

I big data hanno un enorme potenziale per migliorare la comprensione e l’efficienza dei processi decisionali in molti settori tra cui la sanità, l’industria, il commercio, la finanza e tanti altri. 

Non dobbiamo però dimenticare che i big data presentano anche sfide significative come la privacy dei dati, la sicurezza, la qualità dei dati e la gestione delle risorse. Rappresentano quindi un rompicapo per tutti gli appassionati di digitale e per gli imprenditori che vogliono sfruttarli al massimo.

Il processo di gestione dei big data include l’acquisizione, la conservazione, la gestione, l’analisi e la presentazione dei dati in modo utile per il business e per la presa di decisioni. Grazie ai big data le aziende e le organizzazioni possono infatti trarre informazioni utili e persino scoprire modelli e tendenze nascoste nei dati che non sarebbero stati rilevati con gli strumenti di analisi tradizionali.

Big data: cenni storici

Il concetto di big data può sembrare un prodotto recente, in realtà ha avuto origine già negli anni ‘60 quando i ricercatori hanno iniziato a confrontarsi con il problema della gestione di grandi quantità di dati provenienti da diverse fonti. 

Tuttavia, il termine “big data” per come lo conosciamo noi oggi è stato coniato solo alla fine degli anni 2000, quando l’enorme crescita dei dati ha iniziato a diventare un problema evidente per molte organizzazioni.

Nel 2001 Gartner ne diede una definizione ufficiale:

I big data sono raccolte di dati che contengono una grande varietà di informazioni, che arrivano in volumi crescenti e con velocità sempre maggiore”.

Nel corso degli anni la crescita esponenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) ha per l’appunto reso possibile la raccolta di grandi quantità di dati da una varietà di fonti come social media, sensori, telefoni cellulari e molte altre. La crescente disponibilità di dati ha permesso la loro elaborazione con tecniche avanzate come l’apprendimento automatico e l’analisi dei dati.

Oggi il termine big data si riferisce a una vasta gamma di tecnologie e tecniche utilizzate per gestire, elaborare e analizzare grandi quantità di dati. Molte organizzazioni stanno utilizzando i big data per migliorare i propri processi decisionali, l’efficienza dei processi e la soddisfazione dei clienti, tra gli altri benefici. 

Più la tecnologia progredirà, più si potranno affrontare e superare tutte le sfide che accompagnano i big data. In questo senso possiamo dire di essere ancora all’inizio, nonostante i notevoli passi avanti che sono stati fatti negli ultimi anni. 

Come si usano i big data

I big data possono essere utilizzati in una vasta gamma di settori e applicazioni, inoltre possono essere utilizzati in molti modi diversi a seconda degli obiettivi dell’organizzazione.

Vediamo i principali modi in cui i big data possono essere utilizzati:

  • Analisi dei dati: i big data possono essere utilizzati per analizzare i dati e identificare tendenze e pattern che possono aiutare le organizzazioni a prendere decisioni più informate;
  • Apprendimento automatico: una tecnica che consente ai computer di apprendere dagli esempi, serve per identificare pattern nei dati, prevedere gli esiti futuri e migliorare l’efficienza dei processi decisionali;
  • Elaborazione del linguaggio naturale: è una tecnica che consente ai computer di comprendere e generare il linguaggio umano al fine di analizzare i commenti dei clienti sui social media, rispondere alle domande dei clienti e migliorare la comprensione dei documenti scritti;
  • Personalizzazione dell’esperienza del cliente: possono creare esperienze personalizzate per i clienti, ad esempio raccomandando prodotti o servizi in base ai loro interessi e comportamenti;
  • Miglioramento della logistica: possono essere utilizzati per ottimizzare le operazioni di trasporto e di magazzino, ad esempio migliorando la gestione delle scorte e dei tempi di consegna;
  • Prevenzione delle frodi: i big data possono rilevare potenziali frodi nelle transazioni finanziarie e per prevenire frodi future;
  • Miglioramento della ricerca scientifica: i big data vengono utilizzati per analizzare grandi quantità di dati scientifici, ad esempio per identificare nuovi farmaci o per sviluppare nuove tecnologie.

L’uso dei big data richiede tecniche sofisticate di elaborazione dei dati, ma può offrire enormi benefici per le organizzazioni che sono in grado di sfruttarli in modo efficace.

Big data: le 3 v

Le 3 V del big data è un concetto espresso dall’analista Doug Laney che descrive le caratteristiche fondamentali dei dati. Queste 3 V rappresentano le principali sfide nella gestione e nell’analisi dei big data:

  1. Volume: si riferisce alla grande quantità di dati generati dalle diverse fonti, il volume è in costante crescita e richiede l’utilizzo di infrastrutture e tecniche sofisticate per la gestione e l’elaborazione dei dati;
  2. Velocità: si riferisce alla velocità con cui i dati vengono generati, elaborati e trasmessi, l’aumento della velocità dei dati richiede l’utilizzo di tecnologie di elaborazione in tempo reale per gestire i flussi di dati in modo efficace;
  3. Varietà: è la varietà dei dati che vengono generati da diverse fonti, con diversi formati e strutture, richiede l’utilizzo di tecniche sofisticate di integrazione e analisi dei dati per ottenere informazioni utili e significative.

Proprio a causa di queste caratteristiche l’analisi e l’utilizzo dei big data richiede l’impiego di tecnologie avanzate. 

Perché i big data sono così importanti

I big data sono diventati sempre più importanti negli ultimi anni perché possono offrire una vasta gamma di benefici per le organizzazioni in diversi settori. 

Ecco alcune delle principali ragioni per cui i big data sono così importanti:

  • Miglioramento della presa decisionale: l’analisi dei big data può fornire informazioni utili e significative per aiutare le organizzazioni a prendere decisioni più informate e basate sui fatti, riducendo così il rischio di errori costosi;
  • Ottimizzazione dei processi aziendali: i big data possono essere utilizzati per ottimizzare i processi aziendali, migliorando l’efficienza e riducendo i costi;
  • Identificazione di nuove opportunità di mercato: l’analisi dei big data può aiutare le organizzazioni a identificare nuove tendenze che altrimenti potrebbero sfuggire.

Al di là di queste precisazioni, i big data sono importanti perché ci sono. Le aziende li producono e sarebbe uno spreco non utilizzarli per prendere delle decisioni più ponderate. L’utilizzo sapiente dei big data consente agli imprenditori di perdere meno tempo in tentativi che potrebbero non portare a nulla, per concentrarsi invece sulle strade migliori da percorrere. 

Analizzare i big data

Esistono 3 tipologie di analisi dei big data, in base a ciò che vuoi sapere. Grazie ai big data puoi infatti capire in che stato si trova la tua azienda ma anche cosa la aspetta in futuro. 

Analizzare i big data è un processo complesso che richiede l’uso di tecniche e strumenti specifici per estrarre informazioni utili e insights significativi da un’enorme quantità di dati. 

Una panoramica generale del processo di analisi dei big data potrebbe essere:

  1. Raccolta dei dati: i dati possono provenire da fonti come i social media, i sensori IoT, i database aziendali, i sistemi di vendita, ecc.;
  2. Conservazione: una volta raccolti, i dati vengono conservati in un ambiente sicuro e scalabile;
  3. Pulizia: la fase di pulizia prevede la rimozione dei dati duplicati, la correzione degli errori e la normalizzazione dei dati;
  4. Analisi dei dati: prevede l’uso di strumenti e tecniche di analisi dei dati come data mining, analisi statistica, machine learning e analisi predittiva per estrarre informazioni significative dai dati;
  5. Visualizzazione: può includere grafici, tabelle, mappe e dashboard interattive;
  6. Interpretazione dei risultati: è necessario interpretare i risultati per trarre conclusioni e insights utili per l’organizzazione;
  7. Applicazione dei risultati: i risultati possono essere applicati a diversi scopi come la pianificazione strategica, la creazione di nuovi prodotti e servizi, la personalizzazione dell’esperienza del cliente e l’ottimizzazione dei processi aziendali.

L’analisi dei big data è un processo in continua evoluzione e richiede costante aggiornamento delle competenze e delle tecnologie utilizzate, per questo è sempre meglio affidarsi a un’agenzia che offre un servizio di big data analytics professionale. 

Big data: esempi di utilizzo

I big data possono essere applicati in tantissimi settori, se non per dire proprio in tutti i settori lavorativi

Ecco qualche esempio:

  • Commercio e vendita al dettaglio: i big data possono essere utilizzati per analizzare i dati sui loro clienti come gli acquisti precedenti, le preferenze di prodotto e il comportamento di navigazione online per offrire offerte personalizzate e migliorare l’esperienza;
  • Assistenza sanitaria: sono utili per analizzare grandi quantità di dati sanitari come registrazioni di pazienti, dati di prescrizione, esami di laboratorio, immagini diagnosticate, per identificare tendenze, prevedere epidemie e fornire cure personalizzate;
  • Trasporti: possono essere impiegati per migliorare l’efficienza dei trasporti pubblici, si tratta di dati come i tempi di viaggio, i flussi di traffico, la frequenza di utilizzo dei mezzi di trasporto e le preferenze dei clienti;
  • Finanza: le aziende finanziarie possono utilizzare i big data per identificare potenziali frodi, analizzare i dati dei clienti per offrire servizi personalizzati e migliorare le decisioni di investimento;
  • Settore manifatturiero: le aziende manifatturiere possono analizzare i dati della catena di approvvigionamento, ottimizzare la produzione e prevedere la domanda del mercato per migliorare l’efficienza complessiva dell’azienda.

Questi sono solo alcuni esempi di come i big data possono essere utilizzati per migliorare l’efficienza e l’esperienza del cliente in vari settori, ma se ne possono fare centinaia. 

Big data: prospettive e sfide future

Alla luce di tutto ciò che abbiamo detto finora, il settore dei big data offre prospettive interessanti anche per il futuro. Questo perché non è stato ancora scoperto tutto! Ma c’è sempre un altro lato della medaglia che prevede anche qualche sfida. 

Una prospettiva è sicuramente il maggiore utilizzo dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico per l’analisi dei dati. L’IA e l’apprendimento automatico stanno diventando sempre più sofisticati e possono aiutare a individuare tendenze e pattern nei dati che non sarebbero facilmente rilevabili da un essere umano.

I big data rappresentano una svolta, e continueranno a farlo, nel campo dell’Internet Of Things. Sempre più dispositivi sono collegati a Internet e stanno generando enormi quantità di dati. Ciò porterà a una maggiore raccolta di dati e alla necessità di una gestione più sofisticata dei dati.

Oltre a questo, vivremo un utilizzo crescente di big data nel settore pubblico. Governi e organizzazioni pubbliche stanno iniziando a raccogliere e utilizzare i big data per migliorare i servizi pubblici, prevenire e affrontare le crisi, e garantire la sicurezza pubblica.

Tuttavia, la principale sfida sarà quella della privacy. La raccolta e l’utilizzo dei dati possono essere un problema per la sicurezza delle informazioni personali. Le organizzazioni dovranno assicurarsi di avere adeguati meccanismi di protezione dei dati per garantire che le informazioni non siano accessibili a persone non autorizzate.

Un altro problema potrebbe essere la mancanza di competenze e personale qualificato. Le organizzazioni possono incontrare difficoltà nell’assumere personale qualificato per gestire i dati e interpretare le informazioni e questo potrebbe portare a errori nella raccolta e nell’analisi dei dati.

Infine, una grande quantità di dati che vengono raccolti non è strutturata, il che significa che non hanno un formato uniforme. Ciò può rendere difficile la loro raccolta e la conseguente analisi.

Conclusione

Possiamo concludere che i big data rappresentano una grande opportunità per migliorare l’efficienza e l’esperienza del cliente in molteplici settori. 

Tuttavia, la gestione dei dati, la sicurezza delle informazioni e la formazione di personale qualificato rappresentano delle sfide che devono essere affrontate adeguatamente

Se la tua azienda sta cercando professionisti esperti nella gestione dei big data, Nextre Engineering è la scelta ideale. 

Grazie alla vasta esperienza e alle competenze avanzate del nostro team, Nextre Engineering può aiutare la tua azienda a sfruttare appieno il potenziale dei big data, garantendo una gestione sicura ed efficiente delle informazioni. 

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