Le aziende oggigiorno elaborano una grande quantità di dati

Li assimilano dai clienti che incontrano, dalle campagne di marketing e dalle vendite effettuate con successo. Tutti questi dati, tuttavia, sono inutili se non vengono concretizzati in decisioni efficaci per l’impresa.

Esiste un processo per riuscire a fare tutto questo? Assolutamente sì. Stiamo parlando della Business Intelligence.

È uno strumento fondamentale all’interno dell’azienda che ogni imprenditore dovrebbe implementare per trarre il massimo beneficio dai dati che raccoglie strada facendo. 

Secondo quanto riportato da Linker report, pare che il mercato della Business Intelligence supererà i 33 miliardi di dollari entro il 2025. Ciò si traduce in un tasso di crescita annuale del 7,6%.

Sono già molte le aziende che stanno adottando la BI e ne stanno traendo innumerevoli vantaggi. Da quanto emerge da Finances Online, il 90% dei team di marketing e di vendita lo trova ormai indispensabile per svolgere al meglio il proprio lavoro. 

La Business Intelligence è davvero indispensabile alle aziende oggi, infatti i tre quarti degli imprenditori pensano già che il sapiente utilizzo dei dati sia vitale nel mercato odierno. 

Ora ti spiegheremo cos’è la Business Intelligence e perché può fare la differenza sulla produttività aziendale.

Cos’è la Business Intelligence?

La Business Intelligence è un processo tecnologico che combina analisi dei dati, strumenti, infrastrutture e best practice in grado di aiutare un’azienda a prendere le giuste decisioni a partire dai dati. 

Questa è la definizione che possiamo dare oggi della Business Intelligence, una definizione moderna. 

Ma prima cos’era?

Il concetto di Business Intelligence è sorto tradizionalmente negli anni ’60. A quell’epoca si trattava di un sistema che permetteva a diverse organizzazioni di condividere informazioni tra di loro.

Vent’anni dopo, negli anni ’80, questa visione della Business Intelligence era già evoluta, insieme ai modelli informativi che permettevano il processo decisionale in azienda.

Da qui si è giunti al concetto che abbiamo oggi di Business Intelligence, ossia di sistemi di analisi self-service che predispongono informazioni di immediata utilità per permettere alle aziende di prendere decisioni più velocemente e in modo consapevole.

Perché la Business Intelligence è fondamentale per la tua azienda?

Queste tecnologie mirano a semplificare il più possibile l’interpretazione dei big data per implementare una strategia efficace basata su informazioni approfondite.

La Business Intelligence è un processo tecnologico che serve alle imprese per agire partendo da un’analisi dei dati. Predispone informazioni di immediata utilità come base per prendere le decisioni d’impresa.

La grande novità delle tecnologie di Business Intelligence è che possono trattare grandi quantità di dati, sia strutturati che non strutturati, con lo scopo di identificare, sviluppare e creare nuove opportunità strategiche di business.

Con quali benefici?

La Business Intelligence assicura vantaggi competitivi e stabilità a lungo termine.

Esempi di Business Intelligence sono il reporting, il Business Intelligence software, che traducono i dati in dashboard, rappresentandoli graficamente per renderli fruibili a tutti i membri del team decisionale.

Oltre a questo, offre all’azienda uno strumento per analizzare i dati raccolti fino al presente e, sulla base di questi, pianificare le strategie per il futuro. 

Cosa fa un business intelligence analyst?

business intelligence analyst

Alcuni potrebbero pensare che il business intelligence analyst sia un esperto di economia, altri invece di matematica e altri ancora forse di strategia aziendale. La verità, è che queste risposte sono tutte corrette. 

Uno specialista simile è colui che, attraverso il sapiente utilizzo degli strumenti di Business Intelligence, aiuta le aziende a raccogliere tutti i dati che entrano attraverso le attività quotidiane, a rielaborarli e a utilizzarli per prendere delle decisioni utili al futuro dell’azienda. 

Perciò, appare chiaro che il business intelligence analyst deve avere una formazione molto variegata. In primis, deve conoscere la matematica e l’informatica perché deve essere in grado di raccogliere i dati attraverso gli strumenti che ha a disposizione e deve anche capirli. 

Ma questo non basta. Deve anche avere delle soft skills che gli permettano di aiutare l’azienda per cui lavora a utilizzare le risposte ottenute in modo efficace. 

L’obiettivo finale del suo lavoro è quindi quello di lavorare a stretto contatto con le persone per aumentare i profitti aziendali. 

Generalmente gli analisti sono degli specialisti freelance che si recano nelle diverse sedi dei clienti per aiutarli nelle strategie aziendali. Si tratta di un lavoro impegnativo ma anche di grande soddisfazione!

Come funziona la Business Intelligence

Per capire il funzionamento della Business Intelligence dobbiamo prima capire come funziona il processo decisionale di un’azienda. 

Ogni azienda fissa degli obiettivi e per trovare la strada migliore per raggiungerli si pone delle domande, quesiti che riguardano sia il passato sia il futuro.

Oggi le risposte a queste domande si trovano grazie all’analisi dei dati. Dopo aver trovato le risposte, le aziende possono capire come determinare le azioni che gli permetteranno di raggiungere gli obiettivi.

I dati vengono quindi raccolti da tutte le attività aziendali come il marketing, la pubblicità e la vendita, poi vengono archiviati e, infine, gli utenti vi possono accedere avviando quell’analisi che permetterà di rispondere alle domande che l’azienda si pone

A livello logico, il meccanismo non sembra nulla di complesso.

La Business Intelligence compie questo processo tutto da sola? La risposta è no.

Insieme a lei lavorano anche Data Analytics e Business Analytics, ossia l’analisi dei dati e l’analisi aziendale. 

La Business Intelligence è progettata per trarre delle conclusioni dall’analisi dei dati e il Business Analytics è una parte di questa più ampia strategia. 

Attraverso l’analisi dei dati l’azienda può rispondere a domande del tipo. “Cosa ha portato a questo risultato?” oppure “Cosa può essere fatto per raggiungere un risultato diverso?

Gli analisti utilizzano i dati per riuscire a trovare modelli futuri e a rispondere alla catena di domande che istintivamente si genereranno.

Le 5 fasi chiave della Business Intelligence

5 fasi chiave del business intelligence

Gli strumenti di BI servono per raccogliere i dati in un unico luogo, trasformarli in informazioni comprensibili a tutto il team aziendale e da queste informazioni prendere decisioni strategiche. Questo processo è chiaramente composto da fasi diverse che vedono unite metodologie a strumenti per raggiungere poi il risultato finale. 

Per capire a fondo cos’è la Business Intelligence è necessario conoscere le fasi che la compongono. La BI, infatti, non è un unico sistema, ma una vera e propria architettura che alla fine fornisce informazioni fondamentali su cui gli imprenditori possono basare le proprie decisioni. 

1. Estrazione dei dati dalle fonti

I dati aziendali arrivano da una miriade di fonti: dai contratti offline e online, dalle e-mail, dagli SMS, dai social media, dalla navigazione degli utenti sul sito web, dall’applicazione mobile nel caso in cui sia stata creata e da possibili altre fonti. 

Ciò significa che la raccolta è di per sé disorganica perché questi dati possono essere in formati diversi e salvati in più luoghi. Il risultato è una gran confusione!

La BI si occupa di raccogliere tutti questi dati in un formato elettronico per poter estrarre delle informazioni utilizzabili, evitando così di perdere del materiale preziosissimo per l’azienda, la cui acquisizione è costata tempo, sforzi e denaro. 

2. Analisi dei dati raccolti

Dopo aver raccolto i dati attraverso la prima fase, è il momento di trasformarli in informazioni comprensibili e utilizzabili anche da chi non è un analista o un esperto del settore. 

Cosa significa? Da questi dati devono emergere delle tendenze attuali e future, dei comportamenti, dei modelli, delle previsioni. 

Questa fase è fondamentale affinché gli imprenditori e i manager possano studiare i dati tradotti e sulla base di questi fare le proprie valutazioni. Come vedi, ogni passaggio è fondamentale affinché l’azienda possa avere un quadro esatto della situazione attuale in cui si trova e fare le proprie stime per il futuro. 

3. Visione d’insieme dell’azienda nel mercato

La BI è uno strumento rivoluzionario per le aziende perché gli permette di capire qual è la loro situazione all’interno del mercato e cosa possono fare per migliorarla.

Per fare questo, le informazioni estrapolate restituiscono un quadro fedele dell’andamento del mercato stesso, delle forze in gioco, dei player creando il punto di partenza dal quale prendere le decisioni per il futuro. 

Gli imprenditori hanno assolutamente bisogno di questa conoscenza per non brancolare nel buio e non rischiare di prendere decisioni affrettate o mal ponderate che metterebbero a repentaglio la salute dell’azienda. E da qui passiamo alla fase successiva. 

4. Controllo del rischio

La Business Intelligence è quindi fondamentale per non perdere nemmeno un dato per la strada e per riuscire a estrapolare da tutti questi numeri e lettere delle reali informazioni. Ora facciamo un passo avanti e consideriamo la reale utilità della BI

Il fatto di riuscire a creare uno spaccato del mercato attuale e una previsione dell’andamento futuro permette a imprenditori, manager e responsabili di prendere decisioni ragionate, dove il rischio d’impresa viene ben valutato

Ciò significa che gli imprenditori possono considerare, fin da subito, le implicazioni nei mesi e negli anni a venire di un’azione piuttosto di un’altra, possono valutare il momento più propizio per una nuova campagna o addirittura cambiare strada completamente rispetto a tutto ciò che è stato fatto fino ad oggi. 

5. Maturazione di decisioni efficaci 

Per prendere delle decisioni oculate gli imprenditori hanno bisogno di sapere come sta andando attualmente il mercato, come andrà in futuro, se ci saranno svolte inaspettate o eventi che potrebbero incidere in modo significativo. 

Inoltre, hanno bisogno di conoscere la situazione all’interno dell’azienda. Ciò significa sapere quali attività hanno fruttato e quali invece hanno dato pessimi risultati, ma anche appurare se i diversi team lavorano in sinergia oppure se devono essere rivisti i flussi di lavoro.

A cosa serve tutto questo? A prendere decisioni migliori per incrementare le vendite e di conseguenza il profitto aziendale. 

Qual è la differenza tra Business Intelligence e Data Science?

Il business di oggi dipende in maniera vitale dai dati. Le aziende ne raccolgono una quantità esorbitante ogni giorno e stanno investendo in modo crescente per acquisirne sempre di più. Non potrebbe essere diversamente dato che il mondo online è ormai un mondo vero e proprio.

Detto ciò, sono molte le attività che hanno a che fare con i dati e questo può facilmente generare della confusione in chi non è esperto del settore. 

Nello specifico, sono in molti a chiedersi quale sia la differenza tra Business Intelligence e Data Science. Entrambe si occupano di dati, ma lo fanno in modo diverso: 

  • Business Intelligence: come abbiamo appena visto, si tratta di un processo che permette alle aziende di accedere ai propri dati, ottenere delle informazioni e sulla base di queste prendere delle decisioni ragionate; 
  • Data Science: è la scienza dei dati, la quale permette di comprendere appieno quanto siano importanti i dati per le aziende di oggi e come poterli utilizzare per una crescita; deve la sua nascita al diffondersi dei big data, come risposta ai problemi che le aziende possono avere quotidianamente con i dati. 

Ne deduciamo che la Business Intelligence è un processo, mentre la Data Science è tutto ciò che ha a che fare con i dati e che quindi ingloba al suo interno anche la BI. 

Qual è la differenza tra la Business Intelligence tradizionale e la moderna Business Intelligence?

Tradizionalmente la Business Intelligence non era dinamica come la conosciamo noi oggi. Il modello alla base era molto più semplice e ad ogni domanda la risposta veniva cercata all’interno di report statistici.

I cicli di reporting erano molto lenti e non davano la possibilità di ottenere risposte immediate. La velocità è tutto per un’azienda che desidera essere competitiva.

Nei primi anni della Business Intelligence, quindi, non era pensabile riuscire a sfruttare dati freschi per prendere decisioni immediate. 

Benché questo processo non sia andato completamente perso, perché viene ancora utilizzato per il reporting basico, oggi è la moderna Business Intelligence a dare alle aziende le risposte che cercano.

Stiamo parlando di un processo dinamico, interattivo e soprattutto comprensibile da chiunque. 

I report che escono come risultato degli sforzi di BI sono accessibili agli utenti che ne hanno bisogno e i grafici sono leggibili anche da parte di chi non possiede particolari competenze di IT. Le risposte alle domande sono chiare e fruibili, questo è ciò di cui le aziende hanno bisogno.

Le due tipologie di Business Intelligence

Abbiamo capito che la Business Intelligence è fondamentale nel momento in cui i manager hanno una buona conoscenza di ciò che vanno ad analizzare, come i numeri delle vendite o le statistiche sulla customer satisfaction, ma non hanno idea dei risultati finali.

Qui entra in gioco la Business Intelligence. 

Tuttavia, di Business Intelligence ne esistono due tipologie diverse. Vediamo insieme quali sono le differenze e quale delle due dovresti adottare.

Business Intelligence come processo aziendale

Da sempre le aziende raccolgono dati per capire quali decisioni hanno portato alla situazione attuale e quali strade potrebbero essere vagliate per migliorare i propri risultati. 

Tutto questo con lo scopo di raggiungere un vantaggio competitivo sui propri concorrenti all’interno del mercato di riferimento.

Le aziende, quindi, si occupano della raccolta di dati per trarre valutazioni sul passato, sul presente e sul futuro. Se prima i sistemi per interpretarli richiedevano particolari conoscenze, ora ogni membro interno all’azienda può analizzarli e trarre delle conclusioni. 

A livello aziendale, la Business Intelligence non è altro che una serie di tecnologie e sistemi informatici che affiancano il processo di raccolta e analisi dei dati per capire da cosa dipendono le attuali performance aziendali e come queste possano essere migliorate. 

Chi ricopre un ruolo direzionale ha bisogno di dati certi per poter prendere decisioni nell’interesse dell’azienda. Il processo aziendale viene quindi migliorato dall’analisi di un set predeterminato di dati che si traduce in tabelle e grafici rappresentanti tendenze, opportunità e aree critiche. 

Le informazioni raccolte vengono utilizzate a diversi livelli in azienda, dall’area commerciale ai direttori marketing.

Business Intelligence in ambito tecnologico

Le applicazioni di Business Intelligence, nella pratica, sono quei software che acquisiscono grandi quantità di dati presenti negli archivi e nei database aziendali e li traducono in report. 

Ma non fa solo questo. Le statistiche assumono una veste grafica comprensibile da qualsiasi utente.

Pensa alle tabelle fornite dagli operatori di telefonia mobile dove vengono raffigurati i consumi di Internet, SMS e telefonate. Alla base un software di Business Intelligence elabora i dati raccolti sui tuoi consumi e te li mostra in modo che tu possa decifrarli a colpo d’occhio con un grafico a torta. 

Finché le aziende segnavano i dati sui clienti a mano in un grande libro, gli strumenti di Business Intelligence non erano certamente necessari. 

Quando si è sentita l’esigenza di un sistema in grado di decifrare dati? Quando le aziende hanno iniziato a salvarli in decine di database.

Senza un software in grado di raccogliere tutti i dati ed elaborarli contemporaneamente, per un essere umano sarebbe impensabile esaminare ogni dato derivante dalle vendite, dalle campagne di marketing, dai social media e dai motori di ricerca.

Possibili applicazioni

Abbiamo fatto l’esempio delle applicazioni di telefonia mobile, ma sono infiniti i settori e le aziende che oggi si avvalgono della Business Intelligence per analizzare dati e tradurli in una veste user friendly.

Pensa ai dati di cui deve tenere traccia un e-commerce oppure un sito di news. Oggi la Business Intelligence non è solo una scelta, ma una necessità.

Analizziamo 5 casi di successo nell’applicazione della Business Intelligence.

1. Google sceglie i manager grazie alla BI

business intelligence in google

Quando pensiamo ad una enorme mole di dati il nostro pensiero corre subito a Google. Ma ora non ti vogliamo raccontare di come Google raccolga in modo certosino i dati per gli utenti, quanto di come li sfrutti all’interno dell’azienda.

Google non raccoglie dati solo per chi utilizza il motore di ricerca, ma anche per direzionare le proprie scelte interne

Attraverso i dati, infatti, l’azienda seleziona i propri manager

Come? Ha raccolto i dati relativi ai manager più apprezzati e a quelli meno apprezzati in azienda, li ha analizzati e ha stilato una lista di caratteristiche che i manager devono possedere per avere successo in Google.

Ciò che hanno scoperto è fondamentale per l’assunzione di nuovi manager e per il miglioramento delle prestazioni di quelli già in squadra.

2. Starbucks sfrutta la BI per soddisfare i clienti

starbucks business intelligence

La nota catena di caffè statunitense con shop in tutto il mondo ha creato una nuova app che permette di pagare velocemente e di ottenere stelle che porteranno gli utenti a ricompense come un caffè omaggio.

Oltre a rendere molto più veloce il pagamento in negozio, l’obiettivo dell’app è quello di raccogliere dati sulle preferenze degli utenti così da inviare successivamente delle offerte mirate in base alle abitudini di acquisto.

In questo caso, la scelta strategica di Starbucks è stata quella di utilizzare la Business Intelligence per fidelizzare i clienti proponendogli ciclicamente ciò che più amano.

3. Uber Eats informa i ristoranti attraverso la BI

business intelligence in uber eats

Uber Eats è una piattaforma di ordinazione e consegna di cibo da parte della nota azienda di trasporti Uber.

Grazie ad Uber Eats il delivery è diventato molto più efficiente ed immediato. L’azienda permette ai ristoranti di arrivare fino al domicilio dei propri clienti portandogli i piatti dove vogliono e quando vogliono.

Grazie alla Business Intelligence, Uber Eats raccoglie tutti i dati sui clienti e sulle ordinazioni, così da tenere aggiornati i ristoranti sulle entrate che hanno guadagnato grazie al sistema di delivery, al numero di piatti che sono stati richiesti e quali pietanze vanno di più in determinati giorni della settimana. 

In questo modo i ristoranti hanno tutte le informazioni utili sotto controllo per poter rendere il servizio sempre più efficiente per i propri clienti.

4. Facebook fa scelte etiche grazie alla BI

business intelligence in facebook

Gli accademici hanno sfruttato la Business Intelligence per effettuare ricerche sull’utilizzo di Facebook. In particolare, hanno dimostrato che l’uso di Facebook procura un leggero calo sulla salute mentale degli utenti

Questo risultato dipende dal fatto che l’utente medio trascorre la sua giornata paragonando la vita vera a ciò che vede sul social media, sentendosi perennemente in difetto.

L’azienda pare aver recepito la gravità della situazione tanto da sfruttare la ricerca per cercare di rendere meno deleterio il social network. Ecco perché sta effettuando test in diversi Paesi rendendo privato il numero dei like ai post.  

5. Twitter effettua test con la BI e aumenta il numero di caratteri

business intelligence di twitter

La principale particolarità che distingueva Twitter da tutti gli altri social media era la possibilità di scrivere solo un numero molto limitato di caratteri, 140 in particolare.

Questo era un aspetto amato dai suoi utenti, che lo consideravano essenziale per non sbrodolare con testi lunghi e poco interessanti. Così è stato finché l’azienda non ha dichiarato di voler aumentare i caratteri a 280.

Per molti utenti questo è sembrato l’inizio della fine, ma non sapevano che le scelte dell’azienda erano basate su un’accurata analisi dei dati grazie alla Business Intelligence. 

Twitter ha visto che, anche aumentando i caratteri a disposizione, gli utenti tendevano a scrivere testi brevi ma con il vantaggio di non dover più controllare compulsivamente il contatore e riscrivere ogni frase per farla rientrare in 140 caratteri.

Grazie alla Business Intelligence Twitter è riuscito a dare al suo pubblico un’applicazione praticamente immutata rispetto a prima ma di più facile utilizzo.

Il software che utilizziamo per fare Business Intelligence

Se hai un’azienda e vuoi essere competitivo sul mercato, devi utilizzare i giusti strumenti di Business Intelligence.

Come mai si presenta questa necessità?

Tutte le aziende producono dati, ma solitamente vengono caricati a mano. I software di Business Intelligence ti possono risparmiare questo lavoraccio.

L’obiettivo di questi strumenti è quello di gestire i big data e garantirne un’analisi in tempo reale, in modo autonomo e in grado di fornire risultati in tempi rapidi.

In questo campo non poteva mancare un prodotto Microsoft ed è proprio quello che consigliamo maggiormente quando si parla di Business Intelligence. 

Power BI è lo strumento creato da Microsoft per l’analisi dei dati di qualsiasi tipo di business aziendale. 

Si tratta di una raccolta di servizi software, applicazioni e connettori che lavorano tra loro per trasformare dati non correlati in informazioni coerenti, visivamente leggibili dagli utenti. Questi infatti possono accedere all’origine dei dati, trovare le informazioni che stanno cercando e condividerle con i propri colleghi.

La versione base del prodotto è gratuita. Dopodiché, quando l’azienda si sente pronta ad implementare un numero maggiore di funzioni, può scegliere tra il pacchetto Pro, ad un prezzo democratico, e quello Premium.

Power BI è stato riconosciuto come punto di riferimento nell’ambito delle piattaforme di analisi e di Business Intelligence.

A cosa è dovuto il suo successo?

Elabora i dati provenienti da qualsiasi fonte e li trasforma velocemente in grafici chiari e accattivanti che possono essere condivisi con i propri colleghi, offre un cloud estremamente esteso e dà la possibilità di collaborare e di condividere le dashboard create.

Possono usarlo semplicemente tutti, grazie alla sua veste intuitiva e semplificata. È perfetto per gli analisti, per l’IT e per gli sviluppatori.

Qual è il risultato finale?

I dati trasformati in informazioni pratiche diventano essenziali per studiare nuove strategie di business.

Come può realmente aiutare la tua azienda?

Molte aziende stanno ritardando l’introduzione della Business Intelligence perché non sono consapevoli di quali benefici possa portare. 

Ecco un elenco dei principali motivi per cui la BI dovrebbe far parte della tua attività:

  • Ti permette di prendere decisioni strategiche intelligenti, sulla base di dati non solo numerosi ma anche qualitativamente elevati; 
  • Aumenti l’efficienza dell’azienda, perché puoi automatizzare molte attività e organizzarne meglio altre,
  • Dai una direzione ai team di vendita e marketing, i quali possono leggere i dati e lavorare in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi;
  • Ti consente di conoscere di più i clienti, perché puoi raccogliere molti più dati e riuscire ad analizzarli meglio di quanto non riuscissi a fare prima; 
  • Migliori la customer experience, essendo in grado di comprendere meglio i comportamenti e le esigenze della clientela; 
  • Vedrai crescere il tuo profitto perché, se la strategia è più efficace, anche il ROI viene raggiunto prima e in modo più soddisfacente.

Anche uno solo di questi vantaggi dovrebbe spingerti verso l’idea di inserire la Business Intelligence all’interno della tua attività. Dato che ci sono così tanti motivi a tuo favore, seguire questa strada è quasi un obbligo.

Vuoi dare un futuro alla tua azienda?

Ogni azienda lavora con una grande quantità di dati, di cui spesso non si sfrutta l’intero potenziale perché gestiti in modo disorganico.

La soluzione per acquisire un maggior volume di dati, riuscire ad analizzarli e tradurli in semplici grafici leggibili da tutto il team si trova nella Business Intelligence.

Se vuoi utilizzare al meglio tutte le tue risorse per iniziare a concretizzare delle strategie di business davvero competitive, non puoi aspettare oltre.

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